I documenti necessari per andare in Australia

Chi desidera vivere un’esperienza originale e fuori dal comune può prendere in considerazione l’ipotesi di andare a vivere in Australia per qualche mese. Attenzione, però: per riuscirci, è necessario studiare o lavorare lì. Tra gli impieghi più diffusi tra gli italiani, ci sono quelli correlati all’agricoltura, che rappresenta un settore caratterizzato da retribuzioni più che interessanti, ma si può pensare di diventare anche camerieri, commessi o operatori di call center. Certo, sono tutte mansioni che si potrebbero svolgere anche in Italia, ma in Australia ci sarebbe il vantaggio di stipendi più alti coniugato alla possibilità di migliorare il proprio inglese. Ecco perché vale la pena di informarsi per capire quali sono le modalità alla base della concessione del Working Holiday, un visto pensato per chi ha intenzione di studiare o di lavorare in Australia a patto di aver già compiuto 18 anni e di non aver superato i 30. Nel momento in cui si ipotizza di trasferirsi a Canberra e dintorni, in ogni caso, è bene prestare la massima attenzione a quanto si andrà a sborsare: non solo per le spese di alloggio e vitto, che pure sono abbastanza consistenti, ma anche per i costi connessi ai corsi universitari. La stessa acquisizione del visto non è gratuita: difficile spendere meno di 500 dollari australiani, che corrispondono a più di 300 euro, fermo restando che la cifra definitiva dipende anche dal numero di familiari a carico. Ma quali sono le condizioni da rispettare per essere certi di ottenere un visto come il Working Holiday? Per chi vuole abbinare lavoro e studio c’è bisogno di una certificazione di iscrizione all’università, oltre che – ovviamente – di tutti i documenti standard validi per l’espatrio. Inoltre, occorre mettere a disposizione una copia del casellario giudiziario e dei carichi pendenti non solo in italiano, ma tradotta anche in inglese. Per evitare errori o refusi […]

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Visitare l’Australia durante l’inverno

Visitare l’Australia durante la stagione invernale può essere un’occasione da non perdere per scoprire le meraviglie di un territorio che, nell’immaginario comune, è associato solo alle spiagge e al mare. In realtà, nel nord tropicale la varietà del paesaggio è tale che ci si può dedicare a un vasto assortimento di attività. Va precisato, prima di tutto, che nella maggior parte del Paese l’inverno australiano corrisponde ai mesi di giugno, luglio e agosto: tale periodo, tuttavia, nel nord tropicale coincide con la stagione secca. Ecco perché ci si può divertire con gli sci ai piedi nel Vittoria o privilegiare una meta come il Queensland per regalarsi delle fantastiche immersioni a stretto contatto con la Grande barriera corallina. Ma non è tutto, perché in Australia Meridionale in inverno vale la pena di visitare il Simpson Desert, magari per attraversarlo a bordo di un fuoristrada; e se si ha voglia di una festa di Natale decisamente diversa da quella a cui si è abituati, e ovviamente fuori stagione, non c’è nulla di più indicato di una tappa alle Blue Mountains. E ancora, in Australia occidentale si può pensare di seguire il tragitto dei fiori selvatici, mentre il Territorio del Nord propone festival e manifestazioni culturali da non perdere. Il Fireside Festival di Canberra è una delle opzioni, ma si può anche decidere di aspettare il solstizio di inverno ad Hobart. Chi non riesce proprio a rinunciare al mare deve sapere che quella invernale è la stagione più adatta per godersi il litorale australiano in tutto il suo splendore e – se si è fortunati – anche per osservare le migrazioni delle balene. In Tasmania è sufficiente abituarsi alle basse temperature per iniziare a divertirsi, magari scendendo dalle piste innevate di Cradle Mountain o dirigendosi verso il Parco nazionale di Ben Lomond, con gli itinerari di Legges Tor. Volendo mettersi alla […]

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Alla scoperta del destination wedding

Tra le tante valide ragioni per le quali vale la pena di organizzare un viaggio, una delle più piacevoli – ma al tempo stesso una delle più originali – è quello che riguarda un matrimonio. No, non si tratta di viaggiare perché si è stati invitati a una cerimonia di nozze, ma perché si è deciso di sposarsi in un altro Paese. Questo fenomeno, che sta diventando sempre più diffuso, è noto con il nome di destination wedding, e rappresenta un trend turistico che in Italia è decisamente florido, sia per merito delle sue attrazioni artistiche, sia per merito dei suoi paesaggi naturali. Ecco, quindi, che aumenta il numero di coppie straniere che prendono la decisione di unirsi in matrimonio nella terra di Coppi, Ferrari, Verdi e Manzoni: principalmente si tratta di sposini americani, ma non mancano i russi, gli inglesi e, sempre più spesso, gli indiani. Come si può facilmente immaginare, un ruolo di primo piano nel contesto di un destination wedding è quello che spetta al wedding planner, vale a dire il professionista a cui viene assegnato il compito di predisporre e allestire tutti i dettagli del ricevimento, ovviamente a distanza. La comunicazione tra i futuri sposi e il wedding planner avviene essenzialmente via Internet. Compito del professionista è quello di individuare un fotografo di matrimoni e un fiorista, ma anche e soprattutto di trovare le location migliori per la celebrazione delle nozze e per il successivo ricevimento. Chiaramente, le coppie che si dedicano al destination wedding non hanno certo problemi di budget e hanno la possibilità di investire cifre considerevoli, spendendo importi ingenti per usufruire dei migliori fornitori e per prendere in affitto le location più romantiche. Da questo punto di vista, in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra ville d’epoca e castelli, casolari in […]

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Le località più belle sul Lago di Garda

Chi ha voglia di ammirare le bellezze del Lago di Garda non può fare a meno di andare alla scoperta del borgo di Lazise, situato sulla sponda sud-orientale del bacino lacustre. Caratterizzato da una torre campanaria e circondato da mure antiche, offre un lungolago spettacolare che, a partire dal centro storico, costeggia la riva per un tratto lungo, garantendo uno spettacolo unico dal punto di vista paesaggistico. Molto suggestiva è anche Punta San Vigilio, a cui si arriva seguendo la strada Gardesana per arrivare a iva. Tra cipressi e hotel di lusso, si può decidere se pranzare in un rinomato ristorante o concedersi una romantica passeggiata. Chissà, magari può essere l’occasione per trovare una location per il ricevimento di matrimonio. Altra tappa obbligata, in occasione di un viaggio sul Lago di Garda, è la cittadina di Malcesine, celebre per il suo Castello Scaligero. Qui il turismo richiama tantissimi stranieri, che non mancano di salire a bordo della funivia del Monte Baldo: nel giro di venti minuti, si passa dal centro a un’altitudine di oltre 1700 metri, quindi è meglio coprirsi per non prendere freddo! Sporgendosi dalla stazione a monte, si può capire perché il Baldo ha il soprannome di Giardino d’Europa, tali e tante sono le piante che vi crescono. Ma volendo lo si potrebbe chiamare anche Balcone d’Europa, considerando la visuale magnifica che offre sul lago. Tra le località più belle sul Lago di Garda, Tremosine è una delle più affascinanti della sponda bresciana: in realtà si tratta di un paese diffuso, formato da dodici frazioni, a cui si giunge dopo aver lasciato la strada che costeggia il lago all’altezza di Limone sul Garda. Nella frazione di Pieve c’è una terrazza a strapiombo sul Garda a dir poco unica, anche perché permette di ammirare la sommità del Monte […]

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